Cappelli

È moda, è status, è sfizio, è stile. Sotto il cappello, tutto.

Esiste una letteratura che cita il copricapo come l’accessorio strategico che decide il fascino di una donna, il mistero di un uomo, la spensieratezza di un giovane, la tristezza di un anziano.

Ne esistono a decine, di tutti i tipi e per tutti gusti; esprimono gli umori, le tendenze, i caratteri; arricchiscono un volto, uno sguardo, un sorriso.

Anche nella fabbricazione di cappelli e berretti, la Puglia e la Terra d’Otranto hanno una storia che risale alla fine dell’Ottocento; erano 16 le fabbriche che esercitavano questo tipo di attività, che veniva svolta in modo manuale senza l’ausilio di nessun tipo di macchina, da abili maestre ricamatrici.

Nel Salento, meglio la città di Maglie può essere considerata la capitale della produzione e vendita di berretti e cappelli in Terra d’Otranto.

Ancora una volta, Maglie si conferma ricca e vitale cittadina industriale della provincia salentina. Qui furono create alcune tra le più importanti fabbriche di cappelli e berretti (coppola) in stoffa; i vari tipi di tessuto, impiegati nella produzione, sono composti da fibre naturali quale il cotone, il lino, la seta, la pura lana vergine, il cachemire, l’alpaca ed altre pregiate.

Nei primi decenni del Novecento sorgono le piccole botteghe artigianali, per la produzione di coppole, di Sabino D’Oria, Roberto Scarpello ed Ettore Negro che da venditori ambulanti diventano produttori di berretti e cappelli; negli anni successivi nascono le Ditte di Vincenzo De Donno e Giuseppe Partaluri & Figli.

Fu attivo a Maglie anche Egidio Marone di Laurenzana (PZ).

L’1 febbraio 1925 aprì una succursale della Ditta “Egidio Marone & C.” con fabbrica di cappelli e laboratorio, della sede principale di Bitetto (BA).